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Costruzioni Edil 3C Osimo (Ancona)

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Superbonus 2023 – tutte le nuove regole

07/02/2023 by admin

Nella Legge di Bilancio le scadenze per continuare a fruire dell’aliquota del 110%; dalla conversione del DL Aiuti quater le novità su percentuali e aiuti alle imprese. Con l’approvazione della Legge di Bilancio si delinea il superbonus 2023, che vedrà completata la propria nuova fisionomia entro le prossime due settimane, con la conversione in legge del DL Aiuti quater.  

Il governo ha lavorato per cambiare il contributo per i lavori di efficientamento energetico nelle abitazioni, tentando di risparmiare alcuni miliardi di euro nei prossimi anni. Contemporaneamente, tra decreto Aiuti quater e legge di Bilancio, si è tentato di sbloccare il caos sulla cessione del credito, aiutando imprese edilizie e banche, ma anche di introdurre ulteriori strette per limitare le frodi.

Superbonus 2023, chi lo riceverà al 90% e chi al 110%

Il DL Aiuti quater, e la relativa legge di conversione, prevedono che dal 2023 la detrazione scenderà al 90% sia per i condomìni che per gli edifici da 2 a 4 unità immobiliari con unico proprietario o in comproprietà tra più soggetti. Ci sono però regole differenziate, introdotte dalla Legge di Bilancio 2023 (Legge 197 del 29 dicembre 2022, pubblicata in Gazzetta Ufficiale lo stesso giorno dell’approvazione), che in qualche caso consentiranno di ottenere il superbonus 110% anche nel 2023.

I condomìni continueranno a fruire del superbonus con aliquota del 110% nel 2023 se:

  • l’assemblea ha deliberato i lavori entro il 18 novembre 2022 e la Cilas (o la richiesta del titolo abilitativo) viene presentata entro il 31 dicembre 2022;
  • l’assemblea ha deliberato i lavori tra il 19 e il 24 novembre 2022 e la Cilas (o la richiesta del titolo abilitativo) è stata presentata entro il 25 novembre 2022.
  • la richiesta del titolo abilitativo per gli interventi di demolizione e ricostruzione viene presentata entro il 31 dicembre 2022.

Superbonus, cosa cambia per le villette

Per il 2023, invece, chi non ha avviato i lavori dovrà fare i conti con le nuove regole per cui per le villette e gli immobili funzionalmente autonomi potranno essere ammessi al Superbonus solo i titolari di diritto di proprietà o di diritti reale di godimento sull’unità immobiliare, sempre che la stessa unità immobiliare sia adibita ad abitazione principale e che il proprietario abbia un reddito di riferimento non superiore a 15.000 euro, calcolato sommando i redditi di tutti i familiari e dividendoli per i quozienti previsti dal decreto.

Gli edifici da 2 a 4 unità immobiliari con unico proprietario o in comproprietà tra più soggetti continueranno a fruire del superbonus con aliquota del 110% nel 2023 se:

  • la CILAS è stata presentata entro il 25 novembre 2022;
  • il titolo abilitativo, relativo ad un intervento di demolizione e ricostruzione, viene richiesto entro il 31 dicembre 2022.
  • Per gli altri beneficiari – unifamiliari, prima casa, Onlus, Iacp -, con alcune eccezioni, nel 2023 il superbonus scenderà dal 110% al 90%, come previsto dal DL Aiuti quater che sarà convertito in legge entro la metà di gennaio 2023.

Cessione del credito e prestiti SACE

Quanto alla modalità di fruizione – con sconto in fattura o cessione del credito – dal 2023 il numero totale di passaggi per la cessione del credito di imposta corrispondente al superbonus e agli altri bonus edilizi passerà da 4 a 5.

Dopo la prima cessione, che resta libera, si potranno operare 3 cessioni (prima erano 2) a favore di banche, intermediari finanziari e assicurazioni. Le banche potranno sempre cedere i crediti ai clienti con Partita Iva, che dopo aver acquistato il credito non potranno cederlo a loro volta.

Per le imprese di costruzione impegnate negli interventi agevolati con il superbonus, che si trovano in crisi di liquidità a causa del blocco nel meccanismo della cessione dei crediti, SACE (SpA controllata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze che fornisce garanzie finanziarie per l’accesso al credito delle aziende) potrà offrire alle banche garanzie sui finanziamenti. Nella valutazione del merito creditizio dalle imprese potranno essere considerati anche gli sconti maturati al 25 novembre.

I limiti di spesa e le regole nel 2023

Dal 1° gennaio ci si potrà rivolgere solo a imprese edili che posseggono o hanno chiesto la certificazione Soa per appalti che valgono oltre 516mila euro. Questa attestazione garantisce che l’impresa abbia la competenza necessaria e gli adeguati mezzi economici per portare a termine i lavori: un modo per evitare alcune truffe degli ultimi due anni, con soldi rubati allo Stato e lavori fantasma.

Come nel 2022 i limiti di spesa per il cappotto termico vanno dai 30mila ai 50mila euro a seconda del tipo di abitazione, mentre gli interventi sulle parti comuni degli edifici hanno soglie di spesa tra i 15mila e i 30mila euro.

Le scadenze del Superbonus

Queste, quindi, le nuove scadenze del Superbonus:

  • edifici unifamiliari (le villette, immobili residenziali funzionalmente indipendenti): la scadenza per lo sconto al 110% è il 31 dicembre 2022 se entro il 30 settembre risulta effettuato almeno il 30% dei lavori, altrimenti lo sconto scende al 90% per chi ha un reddito entro i 15mila euro;
  • edifici di Iacp ed enti assimilati: 31 dicembre 2023 a condizione che entro il 30 giugno 2023 sia effettuato il 60% dei lavori, con sconto al 110% o al 90% a seconda di quando è stata depositata la Cilas;
  • condomini ed edifici a proprietà unica e con un numero di abitazioni da 2 a 4: la scadenza è il 31 dicembre 2023, con sconto al 110% o al 90% sempre a seconda di quando è stata depositata la Cilas;
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